DALLA PARTE DEI DEBOLI
DIFRET
Genere: Drammatico
Nazione: Etiopia USA 2014
Regia: Zeresenay Berhane Mehari
Cast: Meron Getnet, Tizita Hagere, Haregewoin Assefa, Shetaye Abreha, Mekonen Laeake
Sceneggiatura: Zeresenay Berhane Mehari
Fotografia: Monika Lenczewska
Produttore: Angelina Jolie, Mehret Mandefro, Leelai Demoz
Produttore esecutivo: Julie Mehret, Jessica Rankin, Francesca Zampi, Lacey Schwartz
Distribuzione: Satine Film Distribuzione
Poco distante da Addis Abeba la 14enne Hirut viene rapita da Tadele, che la violenta a scopo matrimonio, secondo un'antica tradizione (la Telefa) delle campagne dell'Etiopia. Hirut riesce a fuggire e, inseguita e raggiunta dai rapitori, spara e uccide Tadele. La Telefa è punibile per legge, ma, se lo stupratore sposa la vittima, non deve affrontare alcuna pena. Un’avvocatessa che si batte per i diritti delle donne ne assume la difesa e intraprende la lunga, difficile battaglia per dimostrare che si è trattato di legittima difesa e per proteggere la ragazzina dalla vendetta della famiglia di Tadele e dalla "giustizia" che vuole l'ergastolo. Difret è un film delicato, poetico e agrodolce ma anche potente, struggente e incisivo sul tema delle ingiustizie subite dai più piccoli e specialmente di sesso femminile nei paesi poveri del mondo.
LA COSTITUZIONE COME AMICA
a cura di Michele Del Gaudio
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DALLA PARTE DEI DEBOLI
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Era quasi sera, di una complicata giornata invernale, ma la domanda esuberante del mio figlioletto mi riaccompagnò nel rassicurante calore domestico. Assistevamo in tv ad un’anonima partita di calcio. Nei suoi sette anni Luca era già un appassionato. – Cosa hai detto? – Per quale squadra tifi, pa’?! – Per quella con la maglia a strisce! – Ma perde 3 a 0! – Proprio per questo! Fin da piccolo stavo istintivamente col più debole. Passavo ore ad ammirare i muratori tirare su un muro, riparare una via, perdere... Sì, sostenevo chi perdeva, dal pallone alle figurine, alla vita. All’università mi chiarii le idee: anche la Costituzione sta coi più deboli! E nel leggere la Bibbia per scelta, non per tradizione, scoprii che anche Gesù è dalla loro parte. Le mie intuizioni infantili si convertirono in valori, comportamenti, impegno per coloro che perdono… per i poveri, gli emarginati, ma soprattutto per bambine, bambini, adolescenti, giovani, perché fra i deboli ci siete anche voi! Noi grandi dovremmo cominciare seriamente a non violare il vostro diritto allo studio, le vostre attitudini, aspirazioni, finalità, che troppo spesso non riuscite neanche a palesare. Ho l’impressione che siamo noi a non avere le capacità per essere vostri interlocutori, a costringervi ad abbandonare nelle viscere le qualità meravigliose che avete dentro e a volte a tirar fuori il peggio. Occorrerebbe ripensare il sapere, l’educazione, l’insegnamento, altrimenti rischiamo di prepararvi per un tempo appena trascorso, non per il presente e il futuro. L’evoluzione è troppo rapida per non impiegare validamente le nostre giornate. Abbiamo il dovere di lasciarvi vivere la vostra epoca storica e fornirvi l’unico patrimonio che vi renderà ricchi per sempre: una personalità solidità e una preparazione professionale. Non vi faranno mancare mai nulla e trovare sempre lavoro, anche in periodi di grave disoccupazione.